Agrorinasce e la sua esperienza
Immacolata Fedele - Viceprefetto agg. UTG Caserta, Presidente
CdA Agrorinasce
Agrorinasce – Agenzia per l’innova-zione, lo
sviluppo e la sicurezza del territorio – società consortile
a responsabilità limitata, costituita dai Comuni di Casal di Principe,
Casapesenna, S. Cipriano d’Aversa e Villa Literno, nasce nell’ottobre
del 1998 con l’obiettivo di rafforzare la legalità in un’area
da sempre considerata ad alta densità criminale. Essa ha rappresentato,
grazie ai fondi europei e del Ministero dell’In-terno con il programma
del POM Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d’Italia, il primo
progetto pilota europeo nato con l’obiettivo di ‘rafforzare
lo sviluppo socio economico del territorio alfine di ottenere maggiori
livelli di legalità’.
Scuola, creazione di lavoro, diffusione della cultura della legalità
e creazione di infrastrutture sociali sono state le linee di intervento
scelte da Agrorinasce e considerate come condizioni per lo sviluppo e
di più elevati livelli di sicurezza.
La sperimentazione di Agrorinasce nei primi anni di attività
ha vissuto momenti esaltanti ma anche difficili, come del resto accade
ad ogni nuova ed innovativa iniziativa pubblica, ma ha saputo consolidare,
d’intesa con le istituzioni locali, una nuova idea di sviluppo e
di legalità, di impegno sociale e pubblico. Agrorinasce ‘vive’
ed opera in costante sinergia con le Amministrazioni socie (diventate
sei nel corso dell’ultimo anno con l’ingresso di S. Marcellino
e S. Maria La Fossa), le istituzioni sociali e religiose ed è diventata
un’efficace punto di incontro per concordare azioni comuni per lo
sviluppo dell’area e la diffusione della cultura dello sviluppo
e della legalità.
Ha acquisito una funzione ormai consolidata nelle politiche di legalità
e di sicurezza urbana nell’intero territorio e per l’intero
territorio, specie con il recupero sociale e produttivo dei beni confiscati
alla camorra, ritagliandosi un significativo ruolo nel panorama regionale
e nazionale. L’importante presenza del Ministero dell’Interno
in gran parte delle attività della società rappresenta poi
una garanzia di impegno nella direzione della legalità. Ugualmente
ha dato prestigio e rilancio alla società il forte impegno della
Regione Campania, che ha finanziato nuove iniziative sui temi della legalità
e nel recupero di beni confiscati alla camorra.
Molta gente è ormai consapevole che la camorra
ha impedito, e tuttora impedisce, un sano e progressivo sviluppo di questo
territorio, le cui potenzialità complessive e le capacità
imprenditoriali dei singoli individui sono notevoli e riconosciute, ma
sostanzialmente ‘bloccate’ e non completamente espresse per
il loro potenziale.
Occorre affiancare alla fondamentale azione delle forze dell’ordine
un’intensa attività di prevenzione che impedisca il ricambio
generazionale delle organizzazioni criminali. L’impegno deve essere
di tutti e nessuno escluso.
Agrorinasce continuerà ad operare in questa direzione e vuole farlo
con la collaborazione e partecipazione di tutti i cittadini che hanno
a cuore il bene di questo territorio.
L’Agro che rinasce
Giovanni Allucci - Amministratore Delegato Agrorinasce
Agrorinasce opera ormai da otto anni, in un contesto difficile
e con un obiettivo forse ancora più difficile: rafforzare la legalità
nel nostro territorio ed avviare insieme ai Comuni soci di Agrorinasce
una nuova fase di sviluppo socio economico. Dal 2006 è iniziata
anche una nuova fase di sviluppo di Agrorinasce con l’ingresso nella
società consortile dei Comuni di S. Marcellino e S. Maria La Fossa
(che si sono così aggiunti ai Comuni fondatori di Casal di Principe,
Casapesenna, S. Cipriano d’Aversa e Villa Literno) e con nuovi importanti
finanziamenti dal Ministero dell’Interno e dalla Regione Campania.
In particolare, il Ministero dell’Interno, con circa 3,8 milioni
di euro, ha finanziato Agrorinasce la proposta di progetto pilota ‘Terra
di Lavoro: Legalità e Sviluppo’ che ha permesso di avviare
nuovi interventi pubblici in tutti i Comuni aderenti ad Agrorinasce.
Ci siamo accorti, tuttavia, che in questi mesi siamo stati
molto concentrati sui lavori, sulle attività programmate, ma poco
sulla comunicazione, a cominciare dall’informazione su tutti gli
interventi che Agrorinasce promuove e realizza, fino alla trattazione
di temi attinenti la cultura della legalità.
La redazione di questo giornale ci permette di raggiungere entrambi gli
obiettivi: informare i cittadini sulle attività e sui lavori svolti
da Agrorinasce ed allo stesso tempo trattare in maniera più approfondita
temi che riguardano lo sviluppo e la legalità.
Noi intendiamo farlo coinvolgendo per ogni tema trattato
alcuni protagonisti del nostro territorio e non solo i rappresentanti
istituzionali e locali, ma anche i rappresentanti delle associazioni,
i parroci e gli esperti contattati per affrontare i singoli temi.
In questo primo numero, tratteremo un tema per noi molto
importante: i beni confiscati alla camorra, beni pubblici destinati alla
collettività per un uso pubblico e sociale. Nel nostro territorio
esiste un considerevole patrimonio di tal genere che va recuperato e valorizzato
in maniera da soddisfare i molteplici bisogni sociali che il nostro territorio
necessita.
Agrorinasce, d’intesa con il Ministero dell’Interno ed i Comuni
soci, ha assunto questo difficile ruolo. E’ un lavoro che abbiamo
iniziato già da qualche anno e con buoni risultati, ma il prossimo
biennio diventerà per noi importantissimo in quanto concluderemo
molti dei lavori avviati nel corso dell’anno 2006 e del 2007.
Con questo primo numero abbiamo poi voluto inserire un
inserto che descrive in maniera sintetica tutti gli interventi promossi
con i fondi del Ministero dell’Interno e dell’Unio-ne Europea
e che impegnerà la società fino al 2008.
Con questo primo numero voglio personalmente ringraziare
tutti i lettori del giornale con l’augurio che ci seguano sempre
più numerosi e con la speranza che tutti insieme riusciamo a portare
le nostre comunità in questa nuova fase di sviluppo socio economico
che faccia dimenticare per sempre la parola camorra.
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