Le
ragioni di questo documento
Lo vogliamo mettere subito in chiaro, abbiamo
voluto questa ricerca e questo documento perché vogliamo che la
storia di violenza e di camorra che negli ultimi vent’anni ha ‘accompagnato’
la nostra vita nella Provincia di Caserta non si ripeta più!!!.
Per far sì che ciò non si ripeta le nuove generazioni devono
conoscere il passato, la storia e le centinaia di lutti che la camorra
ha causato nella Provincia di Caserta. Perché nessuno di loro sia
tentato ad intraprendere una certa strada di morte o nel migliore dei
casi di carcere a vita: ‘la strada di camorra è una strada
che porta alla morte’.
È la prima volta che istituzioni come il Ministero dell’Interno,
Regione Campania (grazie alle quali con i loro fondi è stato possibile
realizzare l’intera indagine e la pubblicazione di questo documento),
Associazione Nazionale Magistrati, Provincia di Caserta, Agrorinasce con
i suoi Comuni soci, Il Mattino e Associazioni di piccoli imprenditori
artigiani sono tutti insieme, ognuno con le proprie competenze, ma tutti
legati da un unico obiettivo: ‘far comprendere ai nostri giovani
che la camorra è uno dei peggiori mali del nostro meraviglioso
territorio e dei suoi figli’.
L’indagine realizzata da Agrorinasce, in collaborazione con ‘Il
Mattino’ ha analizzato il numero di omicidi di camorra negli ultimi
vent’anni in cui sono stati protagonisti le organizzazioni camorristiche
della Provincia di Caserta.
Non solo numeri statistici freddi, ma abbiamo allargato lo spettro di
indagine anche ad altri fattori, quali: l’età media delle
vittime, la provenienza, il luogo dell’agguato ecc...
Inoltre abbiamo poi circoscritto ulteriormente l’indagine statistica
alla individuazione delle vittime innocenti, o presunte tali, della criminalità
organizzata, agli immigrati, alle donne.
I risultati hanno colpito innanzitutto noi e spero che ciò possa
far riflettere tutti i suoi lettori.
Ne sintetizziamo, per brevità, solo
alcuni, lasciando altre considerazioni ad un report maggiormente analitico:
- negli ultimi vent’anni, e cioè dal 1985 al 2004, la camorra
ha causato 646 vittime nella Provincia di Caserta, vittime non solo appartenenti
alle organizzazioni camorristiche ma anche vittime innocenti, donne e
minorenni la cui unica colpa fu di trovarsi nel posto sbagliato al momento
sbagliato o in compagnia della vittima di turno.
- nel solo quinquennio 1988 - 1992 nella Provincia di Caserta ci furono
ben 294 vittime, ossia circa la metà (45%) di tutte le vittime
degli ultimi vent’anni. Proprio in questo periodo alcune zone della
Provincia di Caserta sono state definite a più alta densità
di criminalità organizzata d’Europa.
- 21 vittime sono donne, un coinvolgimento il più delle volte passivo,
ma in qualche caso si è accertato il loro ruolo attivo all’interno
dell’orga-nizzazione criminale.
- Circa il 72% delle vittime ha meno di 45 anni, ed oltre il 32% meno
di 29 anni. Ma anche i minorenni non sono stati risparmiati dalle guerre
e violenze di questi anni, ben 9 vittime avevano meno di diciotto anni.
- L’area domiziana ed aversana sono stati i principali luoghi di
agguato e di regolamento dei conti delle organizzazioni criminali, ma
anche l’area casertana non è stata da meno. Ben 54 Comuni
della Provincia di Caserta sono stati teatri di agguati camorristici e
ciò anche quando la provenienza delle vittime fosse diversa. Comuni
come Villa Literno, Castelvolturno, Marcianise, Casal di Principe sono
stati sistematicamente individuati come luoghi possibili di agguato.
- Anche la provenienza delle vittime di camorra indica, comunque, una
certa rilevanza di zone e Comuni a dispetto di altri; dove per provenienza
intendiamo la residenza ed in mancanza il luogo di nascita. L’area
aversana e domiziana primeggiano anche in questa triste classifica, con
Casal di Principe in testa e Marcianise che segue un po’ più
distante, ma anche in questo caso oltre la metà dei 104 Comuni
della Provincia di Caserta (54 Comuni) sono coinvolti.
Giovanni Allucci, Amministratore
Delegato di Agrorinasce
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