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agrorinasce camorra: no grazie!

 

 

 

 

 il P.O.M. 94/99
PON 2000/2006
 
sviluppo produttivo
diffusione della legalita'
studi e ricerche

Le ragioni di questo documento

 

Lo vogliamo mettere subito in chiaro, abbiamo voluto questa ricerca e questo documento perché vogliamo che la storia di violenza e di camorra che negli ultimi vent’anni ha ‘accompagnato’ la nostra vita nella Provincia di Caserta non si ripeta più!!!.
Per far sì che ciò non si ripeta le nuove generazioni devono conoscere il passato, la storia e le centinaia di lutti che la camorra ha causato nella Provincia di Caserta. Perché nessuno di loro sia tentato ad intraprendere una certa strada di morte o nel migliore dei casi di carcere a vita: ‘la strada di camorra è una strada che porta alla morte’.
È la prima volta che istituzioni come il Ministero dell’Interno, Regione Campania (grazie alle quali con i loro fondi è stato possibile realizzare l’intera indagine e la pubblicazione di questo documento), Associazione Nazionale Magistrati, Provincia di Caserta, Agrorinasce con i suoi Comuni soci, Il Mattino e Associazioni di piccoli imprenditori artigiani sono tutti insieme, ognuno con le proprie competenze, ma tutti legati da un unico obiettivo: ‘far comprendere ai nostri giovani che la camorra è uno dei peggiori mali del nostro meraviglioso territorio e dei suoi figli’.
L’indagine realizzata da Agrorinasce, in collaborazione con ‘Il Mattino’ ha analizzato il numero di omicidi di camorra negli ultimi vent’anni in cui sono stati protagonisti le organizzazioni camorristiche della Provincia di Caserta.
Non solo numeri statistici freddi, ma abbiamo allargato lo spettro di indagine anche ad altri fattori, quali: l’età media delle vittime, la provenienza, il luogo dell’agguato ecc...
Inoltre abbiamo poi circoscritto ulteriormente l’indagine statistica alla individuazione delle vittime innocenti, o presunte tali, della criminalità organizzata, agli immigrati, alle donne.
I risultati hanno colpito innanzitutto noi e spero che ciò possa far riflettere tutti i suoi lettori.

Ne sintetizziamo, per brevità, solo alcuni, lasciando altre considerazioni ad un report maggiormente analitico:
- negli ultimi vent’anni, e cioè dal 1985 al 2004, la camorra ha causato 646 vittime nella Provincia di Caserta, vittime non solo appartenenti alle organizzazioni camorristiche ma anche vittime innocenti, donne e minorenni la cui unica colpa fu di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato o in compagnia della vittima di turno.
- nel solo quinquennio 1988 - 1992 nella Provincia di Caserta ci furono ben 294 vittime, ossia circa la metà (45%) di tutte le vittime degli ultimi vent’anni. Proprio in questo periodo alcune zone della Provincia di Caserta sono state definite a più alta densità di criminalità organizzata d’Europa.
- 21 vittime sono donne, un coinvolgimento il più delle volte passivo, ma in qualche caso si è accertato il loro ruolo attivo all’interno dell’orga-nizzazione criminale.
- Circa il 72% delle vittime ha meno di 45 anni, ed oltre il 32% meno di 29 anni. Ma anche i minorenni non sono stati risparmiati dalle guerre e violenze di questi anni, ben 9 vittime avevano meno di diciotto anni.
- L’area domiziana ed aversana sono stati i principali luoghi di agguato e di regolamento dei conti delle organizzazioni criminali, ma anche l’area casertana non è stata da meno. Ben 54 Comuni della Provincia di Caserta sono stati teatri di agguati camorristici e ciò anche quando la provenienza delle vittime fosse diversa. Comuni come Villa Literno, Castelvolturno, Marcianise, Casal di Principe sono stati sistematicamente individuati come luoghi possibili di agguato.
- Anche la provenienza delle vittime di camorra indica, comunque, una certa rilevanza di zone e Comuni a dispetto di altri; dove per provenienza intendiamo la residenza ed in mancanza il luogo di nascita. L’area aversana e domiziana primeggiano anche in questa triste classifica, con Casal di Principe in testa e Marcianise che segue un po’ più distante, ma anche in questo caso oltre la metà dei 104 Comuni della Provincia di Caserta (54 Comuni) sono coinvolti.

 

Giovanni Allucci, Amministratore Delegato di Agrorinasce

 

 

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