Presentazione del Primo Premio Federico Del Prete a Orta di Atella

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Orta di Atella (CE)- Si è tenuta stamattina la presentazione del Primo Premio Federico Del Prete alle ore 11:00 presso la sala consiliare "Don Peppe Diana" di Orta di Atella. 

Promosso dall'Associazione "Insieme per Federico Del Prete", in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Orta di Atella, la giornata è iniziata con l’introduzione da parte di Giuseppe Maiello giornalista, che ha per l’occasione moderato l'evento: "Federico Del Prete era un uomo con la schiena dritta. La camorra non uccide solo a parole, ma anche cercando di minare la credibilità delle persone. Qui siamo nella sala intitolata a Don Peppe, così come per Don Peppe, anche per Federico Del Prete c'è stato un tentativo di minare la credibilità dopo la sua morte". 

Poi i saluti istituzionali del Sindaco Antonio Santillo: "Oggi facciamo memoria del cittadino Federico Del Prete, caduto per mano della camorra: una storia di coraggio e di vita vissuta, Del Prete non si è piegato di fronte alla paura, alla violenza e questo sarà esempio per tutti. Il 18 febbraio 2002 Federico cadde sotto i colpi della camorra, ciò nonostante la sua lotta non si è fermata al 18 febbraio 2002, a distanza di 22 anni il suo esempio viene ricordato. La camorra ha perso, Federico Del Prete ha vinto". Il bando di concorso rivolto principalmente agli studenti delle scuole di Orta di Atella è stato illustrato da Florentia Lamberti Assessore alla Pubblica Istruzione e da Mena Capasso Consigliere comunale; la premiazione del concorso si terrà il 23 maggio 2024 a Orta di Atella.

A seguire la testimonianza di Vincenzo Del Prete, figlio di Federico Del Prete: "Mio padre era un uomo umile, che ogni giorno si svegliava alle 5:00 di mattina per andare a lavorare. Decise di fondare un sindacato, per difendere i diritti degli ambulanti e dei lavoratori onesti, contro il malaffare, contro la criminalità organizzata. Dopo la morte di mio padre nelle aree mercatali le cose sono migliorate, nel 2009 gli viene conferita la medaglia al valore civile. Questo premio nasce per tramandare ai giovani l'esempio di Federico Del Prete, per fargli capire qual è la strada della legalità. La memoria nei ragazzi è un seme che germoglierà in futuro, che è anche l'obiettivo dell'Associazione Insieme per Federico Del Prete, agire nel presente per contrastare l'illegalità con la memoria del passato e dei grandi esempi". 

"A testa alta" è il titolo del libro dedicato a Federico Del Prete, il cui autore il giornalista Paolo Miggiano, presente al tavolo, ha affermato "Questo premio è importante, perché premia quelli che a mio avviso sono gli attori principali per il futuro del Paese: gli studenti. Federico Del Prete era un uomo normale, non un eroe, poteva essere il padre o anche il fratello di ciascuno di noi eppure ha dato un grande esempio". Miggiano ha ripercorso la vita di Federico, le molteplici denunce contro la camorra, l'attività nel mondo sindacale, la lotta contro le ingiustizie come le estorsioni, i complici e nessun passo indietro contro l'illegalità: "La memoria è una cosa seria, non è una targa, non è una medaglia. La memoria è importante anche attraverso i simboli" e rivolgendosi agli studenti "Studiate queste storie come quella di Don Peppe Diana, Don Pino Puglisi, Federico Del Prete. Sono storie che sono dietro l'angolo, non troppo lontano da qui"

"Federico è stato ucciso 22 anni fa e noi siamo vicini alla famiglia di Federico da ben 21 anni - cosi Giovanni Allucci Amministratore Delegato Agrorinasce – eppure Agrorinasce è operativa da oltre 25 anni ed è stata costituita in un periodo in cui venivano uccise molte persone dalla camorra. Oggi vogliamo ricordare Federico Del Prete perché era un esempio, io ho imparato a conoscerlo purtroppo dopo la sua morte. Agrorinasce amministra oltre 150 beni confiscati alla camorra ed è proprio in rispetto alle forze di polizia, alla magistratura e alle persone come Federico Del Prete che noi lavoriamo in maniera importante sui beni confiscati, destinandoli per finalità sociali, istituzionali, produttive. Non sono stato sorpreso quando Vincenzo mi ha detto il bando sarebbe stato rivolto ai giovani con fondi della famiglia, conosco tutti i figli da quando anche gran parte di loro erano studenti; tutto ciò è importante perchè la memoria deve essere coltivata. Come Agrorinasce ci interessa trasmettere ai giovani che il modello da seguire non è quello dei camorristi, ma quello di persone come Federico Del Prete. La formazione, la cultura e la scuola sono elementi indispensabili per un futuro sano, professionale e libero dalle mafie". 

Presenti gli studenti della Scuola media statale "Massimo Stanzione" e della Direzione didattica statale di Orta di Atella che sono intervenuti con domande e riflessioni. 

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