Casapesenna: entusiasmo e partecipazione degli studenti alla giornata organizzata dal Comune di Casapesenna, Agrorinasce e Scuola Media

Casapesenna: entusiasmo e partecipazione degli studenti alla giornata organizzata dal Comune di Casapesenna, Agrorinasce e Scuola Media.

 

 

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“Educare alla legalità: l’esempio di don Peppe Diana e di Del Prete”

Oggi, a Casapesenna, specialissima giornata, dal titolo “educare alla Legalità” organizzata da comune e Agrorinasce. Scuola strapiena e parterre delle grandi occasioni. L’evento s’inserisce nel cammino d’impegno per la legalità che l’ente comunale ha da tempo intrapreso, in piena simbiosi con il Consorzio Agrorinasce, emanazione del Ministero degli Interni in terra aversana e antico presidio di lotta alla camorra e di educazione alla legalità. Moderatore dell’incontro, e ascoltato relatore egli stesso, Gianni Allucci, direttore di Agrorinasce, che ha prodotto report e dati significativi e preoccupanti sul problema camorra; che ha anche mostrato ottimismo sul prossimo futuro del territorio: “adesso c’è mlta gente che collabora e migliaia di persone che fanno il proprio dovere; che ha parlato dritto al cuore degli studenti: andare a scuola, produrre nuova cultura e riscattare il paese, creare nuove opportunità di lavoro, che resta la nostra principale priorità”. E poi via con gli altri interventi del dirigente scolastico, Carlo Cavaliere; del sindaco Fortunato Zagaria e del suo vice Lello De Rosa; del maresciallo dei Carabinieri Tommaso Forziati; della giudice Paola Cervo. E i saluti di numerosi altri convenuti.

Tutti i relatori hanno ricordato l’esempio e le figure di don Peppe Diana e Federico Del Prete e sollecitato, a più riprese, l’impegno ed il ruolo determinante delle nuove generazioni nel riscatto del territorio e nel futuro di una “comunità finalmente governata dalle Leggi”, mentre la scolaresca si è dimostrata visibilmente attenta alla discussione e, alla fine, non ha mancato di porre domande, a dimostrazione di una partecipazione e di un interesse veramente rilevanti.

Per la cronaca, il primo cittadino casapennese così come il vice De Rosa hanno opportunamente ricordato gli sforzi di questi anni sul versante legalità: la creazione del Parco della Legalità; l’intitolazione del locale Centro Sociale ad un’altra vittima della camorra, il compianto Antonio Cangiano; la realizzazione del PRG; l’impegno per la trasparenza degli atti amministrativi; la sinergia costante con la stessa Agrorinasce; la vexata quaestio delle costruzioni abusive; i risultati molto positivi conseguiti in merito alla raccolta differenziata. Per significare soprattutto – come ha sottolineato il sindaco Zagaria – che “Il modo migliore di ricordare e testimoniare l’opera meritoria di quanti hanno sacrificato la vita alla giustizia è l’educazione quotidiana alla legalità, che è la priorità della priorità di chi abbia responsabilità della cosa pubblica”. Chi ha parlato dritto al cuore dei ragazzi è stato Gennaro del Prete (figlio di Federico, vittima di camorra, ndr.), che ha ritessuto la trama dolorosa della perdita del caro papà ma che ha invitato tutti a considerare degno di cittadinanza “chi compie semplicemente il suo dovere e denuncia sistematicamente la camorra”. E, tra gli altri, ha poi esclamato: “Guai a considerare la camorra un corpo estraneo; essa, invece ci appartiene”. Per dire della criminalità che alberga nella nostra società e va combattuta senza tregua. Di qui anche il messaggio semplice e senza parafrasi, rivolto ai ragazzi dal maresciallo Forziati: “Non considerate mai il camorrista un modello da seguire: eroi da seguire e da emulare sono quei papà e quelle mamme che lavorano, educano, compiono sacrifici incredibili per i propri figli”. “Noi siamo nel giusto e ce la possiamo fare” ha rincarato la dose, la giudice Cervo. Che ha puntato maggiormente sulla figura delle donne toccate dalla camorra: “mogli condannate a vivere una vita da vedove”, “madri, i cui figli aspettano il giorno di visita settimanale in carcere, per incontrare i loro papà”, “donne spesso costrette a sposare un uomo di altra famiglia mafiosa”. E, infine, l’invito più naturale e fors’anche ovvio ai ragazzi: “Rispettate le regole e vivete sempre nella legge”. Un appello da tutti condiviso e che rappresenta il miglior manifesto della specialissima giornata vissuta presso la scuola media casapesennese, tra canti e musiche, inni e grida abituali di gioia, nella consapevolezza finale che il riscatto dell’agro passa necessariamente per la vittoria della legalità.
 
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